IL PRIMO PASTO DELLA GIORNATA

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Il termine deriva dal latino collatio-onis che significa mettere insieme; nel tardo latino indicava anche il pasto che veniva consumato dai frati dopo la riunione della sera, e cioè il primo pasto leggero del mattino. In realtà questo non era l’unico pasto ad essere definito colazione ma anche i successivi lo erano, da qui l’indicazione di prima colazione, intesa come quella che segue il risveglio mattutino.

C’è chi necessita del più totale e rigoroso silenzio, e biscotto dopo biscotto accetta l’idea di affrontare una nuova giornata carica di mille impegni, situazioni e persone. C’è chi si abbuffa come se non ci fosse un domani forte del fatto che comunque questo resta il pasto più importante della giornata, e chi beve solo un caffè e a limite un goccio d’acqua.

Molti la fanno dolce, alcuni la preferiscono salata, c’è chi si sveglia e in automatico va direttamente al tavolo della cucina, si siede e le dedica tutto il tempo che serve, e chi invece aspetta di fare un salto veloce al bar di fronte all’ufficio. Alcuni poi, e sono più di quanti si crederebbe, non la fanno proprio, e questi detto tra noi non sanno cosa si perdono.

Va detto anche che nel mondo esistono svariate tipologie di colazione, la mediterranea, la nordeuropea, la colazione all’americana, quella internazionale, e naturalmente le declinazioni cambiano insieme alla geografia. Non stupiamoci dunque se sulle coste del Perù a colazione ci si può trovare davanti un piatto di pesce fritto  con cipolle, o se alcune tribù dell’Amazzonia prediligono un tè preparato con una particolare pianta che a quanto pare aiuterebbe a ricordare i sogni fatti nella notte passata e quindi a decidere in che modo affrontare la giornata.

Qualunque sia la vostra abitudine il nostro consiglio è: prendetevi il tempo che serve e guastatevi ciò che preferite prima di affrontare la giornata, sono i piccoli piaceri della vita, ne vale la pena!

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